"La giunta Funaro prosegue la sua battaglia contro i mulini a vento. Il grande male che affligge Firenze non è la criminalità, non sono le spaccate e le aggressioni di cui quotidianamente leggiamo sui giornali, ma sono gli appartamenti affittati ai turisti, le key box e in generale tutto il fenomeno delle locazioni brevi, un settore che invece porta benessere ai fiorentini e anche alle casse comunali. Ci chiediamo come si possa amministrare una città in questo modo". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
"Invece di affrontare la questione sicurezza - aggiunge in una nota - Palazzo Vecchio usa i vigili urbani per fare centinaia di controlli negli appartamenti disponibili su Airbnb, oppure per fare le contravvenzioni alle auto, invece di presidiare il territorio. Siamo di fronte a un'Amministrazione comunale che fa di tutto per colpire i cittadini, invece di promuovere la creazione di ricchezza. Gli affitti brevi sono uno degli ultimi ammortizzatori sociali rimasti, oltretutto, e a Firenze coinvolgono 30.000 persone con un giro d'affari di 3,5 miliardi di euro e un gettito di 70 milioni di euro dall'imposta di soggiorno".
Per Stella, "la nuova delibera del Comune di Firenze, che vieta l'autorizzazione a fare locazione turistica breve per appartamenti sotto i 28 metri quadrati, è una norma comunista. Solo amministratori intrisi di mentalità sovietica possono pensare a leggi del genere, addirittura imponendo standard qualitativi precisi: 9 metri quadrati per le camere singole, 14 per le doppie e una cucina di 9 metri quadrati, altrimenti non si concederà l'autorizzazione ad operare nel settore degli affitti brevi".
"È chiaro - conclude - che queste norme non hanno nessuna motivazione legata alla sicurezza, visto che sono consentite per le locazioni a lungo periodo, ma sono studiate ad hoc per punire chi affitta ai turisti".
"Invece di affrontare la questione sicurezza - aggiunge in una nota - Palazzo Vecchio usa i vigili urbani per fare centinaia di controlli negli appartamenti disponibili su Airbnb, oppure per fare le contravvenzioni alle auto, invece di presidiare il territorio. Siamo di fronte a un'Amministrazione comunale che fa di tutto per colpire i cittadini, invece di promuovere la creazione di ricchezza. Gli affitti brevi sono uno degli ultimi ammortizzatori sociali rimasti, oltretutto, e a Firenze coinvolgono 30.000 persone con un giro d'affari di 3,5 miliardi di euro e un gettito di 70 milioni di euro dall'imposta di soggiorno".
Per Stella, "la nuova delibera del Comune di Firenze, che vieta l'autorizzazione a fare locazione turistica breve per appartamenti sotto i 28 metri quadrati, è una norma comunista. Solo amministratori intrisi di mentalità sovietica possono pensare a leggi del genere, addirittura imponendo standard qualitativi precisi: 9 metri quadrati per le camere singole, 14 per le doppie e una cucina di 9 metri quadrati, altrimenti non si concederà l'autorizzazione ad operare nel settore degli affitti brevi".
"È chiaro - conclude - che queste norme non hanno nessuna motivazione legata alla sicurezza, visto che sono consentite per le locazioni a lungo periodo, ma sono studiate ad hoc per punire chi affitta ai turisti".
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