"La Toscana ha fortemente bisogno di una nuova legge sul turismo perché questo sta man mano perdendo di qualità. Ultimamente è cambiata l'offerta turistica, le nostre città sono afflitte dal cosiddetto turismo mordi e fuggi senza che si produca uno scambio culturale o una conoscenza del territorio. Riteniamo che sia opportuno pensare ad una legge regionale che consideri il fatto che la Toscana sia costituita da un numero esorbitante di aree interne". Lo ha detto Francesco Torselli, capogruppo di FdI in Consiglio regionale della Toscana e candidato alle elezioni europee in occasione dell'iniziativa di FdI sulla nuova legge regionale sul turismo a cui hanno partecipato eletti, amministratori e dirigenti del partito, ed esponenti delle associazioni di categoria del settore.
"La nuova legge regionale va in tutt'altra direzione e mette i bastoni tra le ruote al marketing territoriale - continua Torselli - uno strumento da sfruttare in una Regione come la nostra che gronda di bellezze storiche, paesaggistiche e culturali”.
Per Vittorio Fantozzi, vicecapogruppo FdI in Consiglio regionale, "la legge non si occupa di lotta all'abusivismo, di rispetto del decoro urbano da sviluppare in correlazione alle attività produttive a connotazione turistica. Non è altro che una imposizione dirigista, del tutto priva di una visione del turismo come possibile volano del rilancio delle aree interne. Si basa su un modello che contrappone un turismo di serie A a uno di serie B perché non esiste una Toscana minore che non merita di essere visitata". "Se si parla di turismo - ha detto il consigliere regionale FdI Diego Petrucci - dobbiamo necessariamente partire dalle infrastrutture regionali. La Toscana ha bisogno di uno scalo aeroportuale intercontinentale, essendo una delle mete turistiche più ambite del mondo si deve arrivare qui da ogni continente".
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