Il convoglio sul quale hanno viaggiato è arrivato in ritardo a Firenze: intanto il comitato dei pendolari critica la regione per l’esclusione dal tavolo di confronto di metà luglio

I trasporti continuano a tenere banco a livello regionale. Come scrive stamani il Corriere Fiorentino, un’altra protesta dei sindaci del Valdarno si è trasformata in una sorta di manifesto dei disagi e dei ritardi che quotidianamente i pendolari della linea devono affrontare.

Nel mirino dei sindaci c’è la decisione di spostare i treni regionali dalla Direttissima alla linea più lenta, con le inevitabili ripercussioni che la decisione avrà sui lavoratori che quotidianamente si spostano da e verso Firenze.

Stavolta, a differenza della dimostrazione di metà giugno, sindaci e amministratori locali non hanno fatto sapere del flash mob, con il risultato che il loro treno è arrivato a Firenze, partendo da San Giovanni, con una ventina di minuti di ritardo.

Dell’iniziativa dei sindaci non è però soddisfatto il comitato del pendolari del Valdarno, che lamenta anche l’esclusione dal tavolo regionale convocato per metà luglio per cercare di affrontare la situazione.


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