Perdonatemi il paragone religioso, ma non è stato facile trovare una similitudine adeguata per esprimere il caos con cui Via Nazionale e i fiorentini devono convivere ormai da diversi anni. La foto di Firenzedintorni.it, che può avere anche un tocco romantico, mostra una normale situazione del traffico nella zona della nota via intorno alle 18-19. È l'orario di punta, certo, ma spesso il tutto si ripete in vari momenti della giornata.
Via Nazionale è conosciuta da tutti. È uno degli accessi principali per la stazione di Santa Maria Novella, soprattutto per coloro che vogliono raggiungere questo punto di snodo fiorentino senza incorrere in ZTL, corsie preferenziali e multe salatissime. Inoltre, la via è anche una delle zone con più negozi e turisti, che contribuiscono in modo significativo a quel caos che ormai la caratterizza.
Tra strisce pedonali sbiadite e semafori con tempi discutibili, gli ingorghi sono all'ordine del giorno. I pedoni non aiutano, con attraversamenti improvvisi o passeggiate lungo la carreggiata a causa degli stretti marciapiedi del centro storico fiorentino. Già trascinare una valigia diventa molto complicato. Inoltre, il continuo passaggio di autobus e camion di spedizione rallenta ulteriormente il traffico.
File su file. Attesa dopo attesa. Via Nazionale diventa spesso un incubo per chi deve raggiungere la stazione di Santa Maria Novella, con il costante rischio di perdere il treno. "Ristoranti, bar e turisti in mezzo allo smog del traffico non sono un bel biglietto da visita per una città bella come Firenze," ci dice Maurizio, milanese di nascita ma residente in Via Nazionale da diversi anni. "E non parliamo poi dell'inquinamento acustico. A volte il via vai di macchine diventa insopportabile."
In motorino, l'esperienza è ben diversa, ma la situazione sta sfuggendo di mano. Una Via Crucis di macchine e camion, tra turisti e smog. Via Nazionale è entrata in un loop davvero senza uscita.
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