Mugnaini: 'Scelta per preservare serenità e inclusività', Tozzi: 'Decisione che lascia sbigottiti'

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il Comune di Montespertoli ha annullato la degustazione dedicata ai vini prodotti nella regione israeliana di Ramat HaNegev, prevista nell'ambito della 67ma Mostra del Chianti, rassegna enologica in programma dal 31 maggio all'8 giugno. La polemica era nata a seguito di una lettera al sindaco Alessio Mugnaini ampiamente diffusa sui social in cui si chiedeva di annullare l'evento "nel rispetto del popolo palestinese".
    
"La scelta nasce dalla volontà di preservare il carattere inclusivo e sereno della manifestazione - si legge in una nota del Comune - , evitando che un singolo evento possa essere percepito come divisivo o politicamente schierato". Il sindaco Mugnaini precisa però che "non si costruisce la pace isolando e discriminando cittadini di un paese. La comunicazione va disarmata da ogni aggressività, fanatismo, odio, razzismo, antisemitismo e non è ciò che abbiamo visto in queste ore".

"Esprimiamo solidarietà - conclude - alla popolazione palestinese travolta da una crisi umanitaria con costi insopportabili in termini di vite umane, diritti e dignità, così come ai civili israeliani vittime del terrorismo e agli ostaggi a Gaza. Le responsabilità dei governi non devono ricadere sui cittadini. Molti israeliani da mesi manifestano contro Netanyahu: a loro, come a chi manifesta a Gaza contro Hamas, va il nostro sostegno".

"Sono rimasta sbigottita nell'apprendere che l'amministrazione comunale di Montespertoli, dopo qualche polemica sui social media, ha deciso di annullare la degustazione dedicata ai vini prodotti nella regione israeliana di Ramat HaNegev, prevista all'interno del programma della prossima Mostra del Chianti". Così la consigliere regionale di Fratelli d'Italia Elisa Tozzi.
    
"Neanche un anno fa - aggiunge in una nota -, all'interno di una manifestazione musicale patrocinata e sovvenzionata dallo stesso Comune, si sono potuti liberamente esibire i Modena City Ramblers, in un concerto diventato uno spot politico con bandiere e magliette filo-palestinesi a caratterizzare la serata. La degustazione dei vini di aziende private, che niente hanno a che fare direttamente con lo Stato di Israele e col suo governo, invece no, quella non si può fare". "Da oggi sappiamo - conclude - che anche il Comune di Montespertoli aderisce alle campagne per il boicottaggio di Israele e delle sue aziende, che dispiacere".
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