Siamo abituati a pensare a Bagno a Ripoli come una delle zone più suggestive all’interno della provincia di Firenze. Immerso fra le colline del Chianti e il Valdarno, parliamo di un luogo in possesso di un’autentica e incontaminata bellezza. Ma sarebbe un errore pensare a Bagno a Ripoli solamente come una meta per un soggiorno in campagna o una degustazione all’interno di un‘azienda agricola locale. Quello del comune alle porte di Firenze, è infatti un modello economico in ascesa e che, soprattutto nel corso degli ultimi anni, ha visto crescere in maniera decisamente importante la propria economia locale.
DATI - Confindustria un paio di mesi fa ha infatti diffuso uno studio sulla situazione occupazionale a Bagno a Ripoli. Negli ultimi anni, in concomitanza con l'amministrazione presieduta dal Sindaco Francesco Casini, si è assistito ad un aumento di 1.500 nuovi posti di lavoro, un numero che, secondo le stime, dovrebbe sfiorare quota 2.000 nel corso dei prossimi mesi. Una crescita trainata sì dalle aziende radicate sul territorio, ma anche da nuove realtà attratte proprio all’interno del comune ripolese. Il tutto grazie anche alla regia dell’amministrazione comunale che ha saputo favorire lo slancio imprenditoriale delle aziende. L’esempio più emblematico, in questo senso, è forse quello del Viola Park, l’imponente nuova casa della Fiorentina, uno dei centri sportivi più grandi e belli in Europa. Una struttura che ha creato un centinaio di nuove assunzioni, con tanti giovani cittadini ripolesi che vi hanno trovato lavoro.
SETTORI - Ma la Fiorentina non è l’unica grande realtà che ha scelto Bagno a Ripoli per mettere radici. Un settore produttivo molto importante all’interno del comune è certamente quello biomedicale, e in questo senso sono degni di menzione gli esempi (entrambi nella zona di Ponte a Ema) di Menarini Diagnostics e bioMerieux, con quest’ultima che sta lavorando per implementare ed ampliare la propria forza lavoro.
ALTA MODA - Impossibile poi non citare il settore relativo alla moda, un vero e proprio fiore all’occhiello per quanto riguarda Bagno a Ripoli. Nella frazione di Capannuccia è infatti presente lo stabilimento produttivo di Fendi, che in passato era di casa a Ponte a Ema. Alla ricerca di un luogo per ampliare la propria produzione, l’amministrazione comunale ha suggerito alla casa di moda romana di spostarsi proprio a Capannuccia, riqualificando le fornaci Brunelleschi, una struttura fatiscente e abbandonata da anni ma inserita in un contesto paesaggistico meraviglioso. Una scelta vincente, dato che nel giro di pochi anni si è trasformato in uno stabilimento di altissimo livello grazie anche al lavoro del Comune che ha agevolato gli investimenti e, di fatto, fermando il progetto che avrebbe trasformato la vecchia struttura in un complesso di appartamenti. E il vecchio stabilimento di Ponte a Ema? Oggi è diventata la casa di Givenchy, che ha ampliato la rosa delle grandi firme di moda presenti all’interno del territorio.
FORMAZIONE - Fra queste, c’è anche Ermanno Scervino, anch’essa nella frazione di Capannuccia, e che nel corso degli anni ha potenziato la propria produzione creando uno stabilimento estremamente all’avanguardia. E non è tutto, perché a breve a Bagno a Ripoli arriverà anche una nuova importante maison per quello che sta diventando un vero e proprio distretto della moda. E a proposito di questo, il Comune sta dedicando grande attenzione al settore della formazione ed è al lavoro per l’apertura (verosimilmente nel mese di settembre) di una nuova scuola di pelletteria e mestieri dell’alta moda.
CURARE LA STORIA - Ma attenzione a pensare che Bagno a Ripoli significhi solamente grandi firme. Non è così, il Comune sta infatti dedicando grande attenzione anche alle piccole e medie imprese e al commercio, realtà radicate sul territorio, e ha istituito l’albo delle botteghe storiche, cui possono iscriversi le botteghe con almeno 40 anni di attività e che permette loro di ricevere una serie di sgravi fiscali per favorirne lo sviluppo ed il mantenimento.
SETTORE PRIMARIO - Altro tema importante, poi, è quello relativo alla valorizzazione delle tantissime aziende agricole sul territorio attraverso tutta una serie di progetti, come la mostra Primolio, che a novembre scorso, in occasione del venticinquesimo anniversario, ha fatto registrare un’affluenza record con oltre 10.000 persone accorse alla fiera durante il fine settimana. A questo si aggiungono i percorsi improntati alle degustazioni che coinvolgono i frantoi e la realizzazione del primo regolamento di polizia rurale, che garantisce un presidio di manutenzione del paesaggio e che contrasta tutte le forme d’abbandono, favorendo le aziende che danno un contributo alla manutenzione del territorio.
INFRASTRUTTURE - In tutto questo, l’amministrazione ha sempre dato grande risalto agli investimenti relativi ai servizi e alle infrastrutture. Uno di questi è certamente quello relativo alla variante di Grassina, un progetto di cui si parla da oltre sessant’anni e che, grazie al lavoro della Giunta Casini, ha finalmente trovato una sintesi e che a breve vedrà la realizzazione del primo lotto. Si tratta di un’opera che da un lato permetterà di liberare il centro di Grassina dal traffico cittadino e dall’altro permetterà di favorire il distretto moda di Capannuccia.
Come detto, parliamo di una piccola ma grande realtà che sta riuscendo a valorizzare le proprie radici storiche e al contempo, grazie ad un’economia estremamente dinamica e coadiuvata dal lavoro dell’amministrazione, a crescere e rinnovarsi, con un’attenzione particolare alla sostenibilità.
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