La nostra intervista a Serena Berti, fondatrice dell'associazione “Le Curandaie” e responsabile del Quartiere 2 per Firenze Democratica

Tanti anni di lavoro nel sociale, la voglia di mettere la propria esperienza al servizio di Firenze e dei suoi cittadini. Serena Berti è la fondatrice dell’Associazione fiorentina Le Curandaie e responsabile del Quartiere 2 per Firenze Democratica, lo spazio civico che vuole dare un taglio netto alla politica cittadina rispetto al passato: “Firenze Democratica è in una fase meravigliosa di ascolto del territorio, cosa che forse è venuta un po' a mancare negli ultimi tempi. Abbiamo iniziato questo percorso in tandem con Cecilia Del Re, insieme anche alle altre referenti dei quartieri. Qui nel quartiere 2 siamo già state in diversi rioni ascoltando i cittadini. Questa forse è la cosa più interessante di questo inizio di campagna. Questo forse sì, può dare la bella scossa che i cittadini cercano”

 

LE CURANDAIE –Siamo nate nel 2014 e dal 2016 abbiamo trovato una sede proprio qui alle Cure dove volevamo iniziare questo percorso. Siamo partite e tuttora abbiamo a che fare con donne principalmente e con bambini, perché il carico familiare è purtroppo quasi sempre sulle spalle delle donne. Ci occupiamo di inserimenti socioterapeutici, di persone in fragilità sia economica che sociale. Vengono donne principalmente dalla disabilità, dai centri di salute mentale, ci sono donne che vengono dal SERD, o dal Tribunale. Abbiamo attività pomeridiane per i bambini, centri estivi, uno spazio vintage inclusivo, si chiama Curemake, che è un luogo dove le persone portano oggetti che vengono catalogati dai giovani adulti dell'Associazione Autismo Firenze ETS. Il desiderio è quello di fare rete con associazioni che abbiano scopi come il nostro e quindi di sostenere il territorio anche per esempio con attività come quella che si è conclusa di recente, ‘Lungo il Mugnone’, un progetto di partecipazione finanziato dalla regione Toscana e proprio sabato abbiamo firmato il contratto di Torrente Mugnone insieme ad altre associazioni.”

INIZIATIVE – “Tra i progetti che condividiamo con altre associazioni ci sono quello del gruppo di insegnamento di lavoro a maglia che si tiene nella nostra sede di Via Cirillo insieme a Sheep Italia e sempre insieme a questa bella associazione, una realtà stupenda, abbiamo dato vita al progetto delle borse lavoro della durata di sei mesi che prevede la partecipazione ogni anno di 4-5 donne in situazione di svantaggio sociale-economico. Si tratta di un corso di sartoria di 110 ore, cioè 70 di insegnamento e 40 con uno stage in azienda e un esame finale. A questi corsi partecipano anche volontarie che sono state formate proprio per questi progetti. Siamo un'associazione che nasce dalle necessità, dal basso, da quello che via via abbiamo riscontrato essere una necessità del territorio e delle persone”

 

CECILIA DEL RE – “Nel corso degli anni abbiamo collaborato e collaboriamo con la pubblica amministrazione. Io ho conosciuto Cecilia del Re quando ero presidente del Centro Commerciale Naturale delle Cure. Abbiamo sempre avuto a che fare anche con Cecilia e mi sono resa conto della competenza e della capacità di empatia del suo assessorato. Si è creato un legame importante che nel momento in cui ho dovuto decidere su come impegnarmi dal punto di vista politico non ho avuto dubbi e mi sono avvicinata a Firenze Democratica, perché penso di poter dare il mio contributo in questa associazione della quale condivido la visione sulla nostra città.”

 

FIRENZE DEMOCRATICA AL FEMMINILE –Le referenti dei quartieri sono tutte donne, per esempio, e Cecilia ha questa caratteristica unica di non essere presentata da nessuno, ma di presentare sé stessa e le sue competenze e capacità, questa è sicuramente una caratteristica da sottolineare.”

 

QUARTIERE 2 –Siamo in questa fase importantissima di cui parlavo prima, che è quella dell'ascolto, anche arrivando in luoghi che magari sono generalmente meno battuti. Diciamo così, perché al di là delle questioni molto dibattute dello stadio, della tramvia… Ci sono tante cose all'interno di un quartiere così grande, il secondo per numero di abitanti. Quello che ci interessa adesso è di ascoltare sia le proposte, ce ne sono state tantissime, che le istanze che vanno raccolte al di là dei grandi temi. Siamo al lavoro sui temi e quindi l'ascolto è la cosa più importante in questo momento. Quello che, ripeto, è decisamente mancato negli ultimi anni.”

 

IL VERDE – “Questo è un tema che mi e ci sta particolarmente a cuore. L'associazione Le Curandaie in particolare ha creato questo orto accessibile all'interno dell'area Pettini: il coinvolgimento dei cittadini è straordinario quando si trovano luoghi dove questo può avvenire e abbiamo visto che la partecipazione c'è quando le occasioni vengono create. Questo sicuramente sarà uno dei temi più importanti da portare avanti: far partecipare le persone, riportarle ad amare gli spazi che occupano, a prendersene cura tutti insieme, sostenuti dall’amministrazione.”

 

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