"Siamo legati da uno stesso destino, noi sindaci, i nostri lavoratori, le nostre imprese, e quindi non potevamo che essere qui stamani, non solo a testimoniare una vicinanza, ma anche a testimoniare il nostro impegno". Lo ha affermato Claudia Sereni, sindaca di Scandicci, il sobborgo di Firenze che ospita uno fra i più importanti distretti mondiali della pelletteria moda con i più famosi brand del lusso. La prima cittadina oggi partecipa alla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil a Firenze per la qualificazione delle filiere della moda e la tutela dell'occupazione nell'attuale situazione di crisi.
"Come sindaca di Scandicci - ha spiegato Sereni -, che è un territorio in qualche modo che fa da capofila al distretto della pelletteria, e come delegata metropolitana al lavoro di Firenze, abbiamo l'idea di mettere al tavolo tutti i sindaci legati alle aziende che oggi sono qui in sciopero, abbiamo idea di dialogare in maniera forte con la Regione e quindi essere poi portati anche ai tavoli ministeriali, dove davvero si può giocare una partita importante".
Secondo la sindaca infatti "oltre al tema dell'aiuto e dei sussidi, e di ciò che possiamo fare per tenere in piedi le nostre imprese fino alla ripresa, noi dobbiamo però anche essere protagonisti di un nuovo modello industriale di questo settore. Quindi cercheremo, per quelle che sono le nostre competenze, di guidare anche questo processo, di tenere insieme le varie anime".
"Come sindaca di Scandicci - ha spiegato Sereni -, che è un territorio in qualche modo che fa da capofila al distretto della pelletteria, e come delegata metropolitana al lavoro di Firenze, abbiamo l'idea di mettere al tavolo tutti i sindaci legati alle aziende che oggi sono qui in sciopero, abbiamo idea di dialogare in maniera forte con la Regione e quindi essere poi portati anche ai tavoli ministeriali, dove davvero si può giocare una partita importante".
Secondo la sindaca infatti "oltre al tema dell'aiuto e dei sussidi, e di ciò che possiamo fare per tenere in piedi le nostre imprese fino alla ripresa, noi dobbiamo però anche essere protagonisti di un nuovo modello industriale di questo settore. Quindi cercheremo, per quelle che sono le nostre competenze, di guidare anche questo processo, di tenere insieme le varie anime".
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