“Degrado? Italia Viva in questi 5 anni non ha fatto nulla di rilevante”, commenta a FeD Palagi

Il candidato sindaco a Firenze Dmitrij Palagi per Sinistra Progetto Comune, Possibile, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Firenze Ambientalista Solidale, è intervenuto ai microfoni della trasmissione "Firenze e dintorni" di Radio Bruno. Ecco le sue parole: 

Condivide le varie posizioni sul decoro della città di Firenze? "In questi 5 anni abbiamo sollevato il tema del degrado, ritenendo importante affrontare anche la questione della prevenzione sociale. L'uso delle parole riveste un'importanza cruciale. "Decoro" e "degrado" sono termini comunemente utilizzati dal centrosinistra, mentre Italia Viva, pur essendo parte della maggioranza, non ha intrapreso azioni significative. I problemi non dovrebbero essere strumentalizzati per ottenere consenso, ma affrontati con responsabilità. Ciò che ci incuriosisce è che coloro che hanno governato finora ora sollevino queste questioni. Noi siamo un gruppo politico radicato sul territorio. Spesso siamo gli unici a mediare sul tema della proprietà privata e degli sfratti. L'intervento della politica è fondamentale. Inoltre, c'è un grave problema legato alle dipendenze, come quella dal crack. Esiste un sistema organizzato che gestisce lo spaccio a Firenze. È positivo che si stiano intraprendendo "passeggiate" (come proposto da Renzi), ma è necessario trovare soluzioni concrete. Non intendiamo denigrare nessuno, ma vogliamo dimostrare che abbiamo un'idea di politica diversa".

Il turismo? "Siamo l'unica coalizione che ritiene importante aumentare i tributi, come l'IRPEF, oltre ad altri aspetti. Sulla tassa di soggiorno manca trasparenza. Il turismo porta ricchezza, ma di che tipo? Abbiamo presentato ricorso contro ALIA poiché non è chiaro come vengano utilizzate le risorse dopo l'aumento della TARI. Quanto costa il turismo in termini di servizi ambientali? Inoltre, c'è il problema degli spurghi. Se ho un condominio ad uso turistico con una famiglia residente, come vengono suddivisi i costi? La tassa di soggiorno dovrebbe essere investita nella promozione di Firenze, ma non sempre è così. Inoltre, non contribuisce positivamente al bilancio comunale".

L'importanza del suffragio universale? "La politica non si limita a partecipare alle elezioni. Questa non è solo responsabilità dei cittadini. Noi abbiamo una nostra cultura politica e ci sentiamo parte della soluzione. I partiti stanno attraversando una crisi, così come i cosiddetti corpi intermedi. Quante delle nuove realtà del 2019 hanno operato al di fuori delle istituzioni? Questo alimenta l'astensionismo. Sebbene ci siano 10 candidature a Firenze, abbiamo fatto sforzi per mantenere unita la sinistra. Siamo un'alternativa sia alla destra che al centrosinistra".

Il mancato accordo con Montanari? "Non è responsabilità nostra. Ci dispiace per come sono andate le cose. Altre realtà politiche praticano un "shopping" delle coalizioni. Alcuni partecipanti all'incontro dell'11 agosto facevano parte delle nostre realtà. Montanari ha tenuto conto del nostro passato politico, ma ha basato la sua decisione sul M5S, il quale non ha chiarito le proprie intenzioni. Ci è stato chiesto di unirci con Firenze Democratica, guidata da una persona che stimiamo, ma non ci sembrava giusto mettere in discussione tutto il nostro lavoro per un'alleanza elettorale. Lo stesso vale per le Elezioni Europee. Sono importanti, ma spesso non sono percepiti come tali dalla popolazione. Una parte consistente del bilancio comunale di Firenze proviene dai fondi europei, ma spesso non viene spiegato chi li fornisce e come vengono spesi. La mancanza di partecipazione complica la situazione. La nostra politica si concentra sulle persone, non sugli individui. Non condividiamo l'approccio di mettere in primo piano i leader e trasformare la politica in marketing. Speriamo che il progetto della sinistra europea possa riprendere slancio".

Sul Franchi? "Il vero tema non è attaccare la Fiorentina, ma rispettare la proprietà privata. Sfruttare la situazione a fini politici è riprovevole. Lo sport dovrebbe essere uno spazio di socialità e inclusione. Nel 2019 abbiamo promesso di garantire un futuro allo stadio Franchi, così come al Padovani, che devono rimanere impianti pubblici. Ci è stato rimproverato di non voler bene alla Fiorentina".
Su Mercafir e Campi? "Non abbiamo mai creduto in quei progetti e la loro inefficacia lo dimostra. Il Comune non ha rispettato gli accordi con la Fiorentina. Abbiamo votato contro l'assegnazione di 10 milioni al Padovani. Serve per il rugby o per la Fiorentina? Abbiamo proposto altri 5 milioni e un dialogo con la Fiorentina per una convenzione".
Commisso fa politica? "Non sembra essere così, dato che non vota nemmeno a Firenze. Si tratta di un accordo tra pubblico e privato. Un altro problema è la manutenzione dello stadio Franchi, per la quale Nardella e Renzi devono assumersi le proprie responsabilità. Non è stata data la giusta attenzione alla manutenzione nel corso degli anni, e i tifosi ne sono i principali danneggiati".

Emergenza abitativa? "Sono uno dei pochi a pagare un affitto sostenibile. Si tratta di una situazione difficile. Si dice che ogni famiglia abbia una casa di proprietà, ma non è vero. Ci sono molti alloggi vuoti, quindi proponiamo un censimento delle abitazioni vuote, sia pubbliche che private. Ci sono grandi proprietari che preferiscono lasciare le case vuote piuttosto che affittarle, poiché ottengono ugualmente un profitto. Pensiamo al recupero di edifici come l'ex cinema Fulgor per creare nuovi alloggi. Sull'argomento degli sfratti, c'è un abbandono delle persone che non possiamo permetterci. Non dovrebbe esserci una guerra tra poveri. È importante affrontare la questione della sostenibilità delle case popolari. Una volta che qualcuno entra, è difficile uscirne. Gli affitti non sono sostenibili e la fascia di povertà è in aumento. Corriamo il rischio che tra 10 anni le case popolari diventano solo una questione di beneficenza. È necessario intervenire prima che il settore privato sostituisca quello pubblico".

Sulla sicurezza? "Esiste un problema di insicurezza sociale, ordine pubblico e paura. Le parole di Sala riflettono la situazione attuale. Quando ci sono situazioni scomode come gli sfratti, dove è la sinistra? Non ci sorprende la mancanza di intervento da parte della destra. Lo stesso vale per il problema della droga e dello spaccio. La sinistra ha trascurato il sociale. È importante capire quali servizi sono disponibili sul territorio e quali sono accessibili ai cittadini. Le cascine sono di proprietà pubblica e dovrebbero essere riportate a nuova vita. La gestione del verde pubblico non dovrebbe essere appaltata, poiché questo comporta costi maggiori. È necessaria un'area dedicata al riciclo del verde tagliato. Le cascine possono diventare una risorsa importante se fornite di servizi e attività all'interno del parco. Rendere tutto un problema di polizia e carabinieri è sbagliato, poiché l'aspetto sociale è fondamentale. Vorremmo anche discutere della situazione con i sindacati, poiché c'è molta insoddisfazione tra i lavoratori. Inoltre, chiediamo un luogo dove la polizia municipale possa depositare le armi, dato che potrebbero non volerle tenere a casa".

Ex GKN? "Si sta facendo troppo poco. C'è uno spazio vuoto che va riempito. Firenze non può sopravvivere solo grazie al turismo. È importante partecipare alla manifestazione di sabato, sarà fondamentale per tutti. Inoltre, vorremmo sostenere il noleggio di cargo bike, un mezzo utile e sostenibile. Vogliamo dare importanza alla mobilità sostenibile".

Ballottaggio? "Nel caso di un ballottaggio, una sinistra alternativa potrebbe vincere. Noi abbiamo fatto opposizione in modo più deciso della destra. La sinistra non può smettere di fare la sinistra. Speriamo di ottenere un buon risultato e sfidare la destra al ballottaggio".

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