Eike Schmidt, candidato sindaco per il centrodestra a Firenze, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio bruno "Firenze e dintorni". Ecco le sue parole sul futuro di Firenze e non solo:
Com'è cambiata la sua vita da martedì? "Dormo tranquillo e vado anche a letto presto. Già dal 2015, quando sono arrivato a Firenze c'era molto da fare e continuo su questa strada. Certo, martedì ho sentito una grande onda di entusiasmo che si protrae in questi giorni. Poi, ha anche vinto la Fiorentina. Insomma, una settimana perfetta per Firenze".
Il suo rapporto con il calcio? "Lo seguo indirettamente attraverso mio cognato Mario. Era allo stadio a vedere la Fiorentina, io non me lo posso permettere. Ho tante cose da fare e non ho tempo per dedicarmi alla Fiorentina. Però ci tornerò. La Fiorentina ha un passato glorioso e potrà diventare di nuovo una squadra magnifica. Commisso? Lui è venuto agli Uffizi dopo aver acquistato la Fiorentina. Abbiamo passato una mattinata insieme a vedere le opere d'arte di Firenze".
Il suo detto fiorentino che preferisce? "Nel mio vocabolario sono entrati tanti detti fiorentini, mi risulta difficile sceglierne uno".
Il cibo fiorentino? "Il cibo mi entra nel cuore e nello stomaco (ndr ride). Sono un buongustaio e mi piace variare, lo ammetto. Per quanto riguarda la cucina fiorentina, non è facile scegliere. Si dovrebbe chiedere ai ristoratori per sapere cosa ordino di più".
A giugno lei si candida, quale argomento vuole affrontare per primo? "La sicurezza, assolutamente. Questo è il problema principale di Firenze, che abbino al decoro. Mentre la sicurezza è compito del sindaco e del governo, il decoro è solo responsabilità del Comune. Non può esserci una città sicura senza decoro. La delinquenza attrae altra delinquenza e a Firenze ne abbiamo la prova. Da Santa Maria Novella, alle Cascine, ma anche in tanti altri luoghi. Invece, dove c'è decoro la gente ha rispetto e quindi c'è meno criminalità".
Differenze con il 2015? "Abbiamo visto che questo problema è cresciuto con il passare degli anni. Se guardiamo agli Uffizi, c'è stato un miglioramento, ma non significa che valga per il resto della città. Non si può chiudere gli occhi sullo spaccio di droga, sui reati e su tutto ciò che succede in questa città".
Sul traffico di Firenze? "Ognuno lo soffre ogni giorno, lo sappiamo. Il traffico è peggiorato e non ci sono parcheggi. E non vale solo per le macchine, ma anche per le biciclette. Ci sono piste ciclabili incomplete e questo non aiuta i cittadini. Inoltre, con i vari lavori, le strade si sono ristrette e quindi c'è molto più traffico e inquinamento. Non è proprio il massimo".
Sul caro affitti? "Firenze è diventata la città più cara. Abbiamo visto che molte persone hanno scelto di vivere fuori Firenze, soprattutto i giovani. Altri hanno addirittura scelto di lasciare definitivamente la città. Molti si sono trasferiti nelle periferie che ora devono diventare nuovi "centri" della città. Lo dice la storia di Firenze, dal Medioevo dove c'erano i rioni. Le periferie devono avere più servizi ma anche abitazioni in grado di dare un posto ai cittadini. Non dimentichiamo che le periferie nascono come "centro storico". Vanno soltanto riqualificate. In questo modo anche il turismo diventa più sostenibile. Insomma, tutto passa dalla riqualificazione di queste zone e dal restauro di diverse strutture che possono diventare delle case popolari".
Condividi
Attiva i cookies