La candidata al consiglio comunale parla del tema dei trasporti e delle infrastrutture: “Strategico nella nostra visione”

Quello dei trasporti pubblici e della viabilità è un tema centrale non solo nell’attualità di Firenze, ma soprattutto nella campagna elettorale verso le prossime elezioni comunali.

Firenzedintorni.it ne ha parlato con Caterina Biti, che a Palazzo Vecchio ha già ricoperto le cariche di consigliera comunale e assessora all'ambiente e presidente del consiglio comunale, prima di venire eletta in Senato con il PD nel 2018. Oggi Caterina vuole tornare a mettere la sua esperienza al servizio della sua città a fianco di Sara Funaro ed è per questo che ha scelto di candidarsi per il consiglio comunale.

Queste le sue parole, in esclusiva ai nostri microfoni: “Il tema dei trasporti e delle infrastrutture è strategico nella nostra visione di città. Il Partito Democratico e Sara Funaro, con la coalizione che la sostiene, hanno un'idea di Firenze in cui viene promosso il trasporto pubblico locale, integrando trasporto su ferro e su gomma, ampliando l’orizzonte alla Città Metropolitana. In particolare, la rete tranviaria si è dimostrata opera funzionale e gradita ai cittadini e quindi la nostra scelta è di ampliarla e svilupparla ulteriormente.
Da sempre le amministrazioni di Firenze si sono distinte per la capacità di recuperare e spendere risorse europee ed è così che abbiamo potuto garantire alla città un sistema di linee efficienti, sostenibili, che diminuiscono il traffico e che rendono Firenze una grande città in cui si vive meglio. C’è poi da lavorare di più e meglio sul miglioramento del trasporto pubblico su gomma, fondamentale per creare una rete capillare che permetta ai cittadini di raggiungere da ogni parte della città il trasporto su ferro. Inoltre l'ampliamento dell'alta velocità libererà i binari di superficie, permettendo di implementare i collegamenti tra Firenze, i comuni contermini e oltre”.

SCUDO VERDE. Lo scudo verde in questo momento è un tema problematico considerando quanti sono i cittadini della Città metropolitana che giornalmente arrivano in città per lavorare o accedere a particolari servizi e va spiegato meglio: deriva da norme ormai passate e che vedono oggi la loro applicazione. Pensare che risolva tutti i problemi però è fuorviante.
Vietare non basta, occorre offrire alternative, creare possibilità che aiutino i cittadini a scegliere il trasporto pubblico o il trasporto su due ruote (come, per esempio, le piste ciclabili o il sistema di bike sharing che già abbiamo in questa città): se diamo servizi, i cittadini sceglieranno soluzioni che riducono il traffico, sono più economiche e contribuiscono a rendere la città più vivibile”.

IL CENTRODESTRA E LA MOBILITÀ. Il centrodestra vuole far fare passi indietro alla città da questo punto di vista. Quando ci si confronta con la destra e con il loro candidato non c'è mai una risposta su cosa vogliano fare col sistema di trasporto pubblico già ampiamente avviato e progettato.
Criticano la tramvia, che è fondamentale in un sistema integrato gomma-ferro, ma allora come si muoveranno i cittadini di Firenze? Vogliamo scaricare tutto il traffico sulle strade? La risposta non la danno e non la sanno dare perché sanno perfettamente che da un sistema virtuoso non si torna indietro.
La differenza tra la coalizione di centrosinistra e la destra è esattamente questa: noi sappiamo che abbiamo imboccato una strada che funziona, che piace ai cittadini e che rende Firenze più europea. Dall'altra parte c'è semplicemente un no senza alternativa. È forse una prospettiva all’altezza di una città come Firenze, che cresce nell’innovazione dai tempi della cupola del Brunelleschi? Io credo di no".

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