Fiorentina, Comune di Firenze (rapporti tra le parti) e Stadio Franchi. Abbiamo contattato Francesco Casini per un’intervista su questi temi.
Casini, Fiorentina e Comune di Firenze, il suo pensiero sui rapporti tra le due parti?
“Finalmente da qualche giorno si è sbloccata la campagna abbonamenti e l'entusiasmo dei tifosi si è subito manifestato con code e grandi numeri. Il cuore viola non si smentisce mai. Detto ciò, rimangono vari temi sul tavolo: il primo è quello della capienza del Franchi, che riguarda lo sviluppo della stagione e la possibilità per i tifosi di accedere alle partite di cartello. Bisogna essere seri e consapevoli che quando ci sono dei lavori, anche migliorativi, ci sono pure dei disagi da sostenere e ci vuole pazienza. Ho fatto il Sindaco e sono il primo a dirlo. I tifosi sono altrettanto disponibili, ma rimangono molte le preoccupazioni, troppi punti interrogativi su organizzazione e durata lavori. Quando si dà avvio ad un’opera pubblica avere tutte le risorse necessarie, il cronoprogramma dettagliato e l’organizzazione delle fasi di cantiere è il minimo. Qui mancano troppi elementi e manca chiarezza che non permette alla Fiorentina di programmare. Problema non da poco”.
Rimane dunque preoccupato sui cantieri del Franchi?
“Non è stato ancora sciolto il tema del settore ospiti, che nelle competizioni europee diventa un problema davvero significativo. Serve fiducia nel lavoro della Prefettura e della Questura che daranno come sempre ampia collaborazione e sostegno ad eventi così importanti e complessi. Noi come diciamo sempre tifiamo per Firenze, per i fiorentini, per la Fiorentina e quindi perché tutto proceda per il meglio, incluso a questo punto che vengano rintracciati anche i 100 milioni mancanti per il “Franchi 2.0”. Ma certo non rinneghiamo quanto detto nei mesi scorsi in particolare che doveva essere data possibilità al Presidente Commisso e alla Fiorentina di realizzare il proprio stadio di proprietà. Come avvenuto con il Viola Park, bellissimo, veloce e un progetto non solo della società ma di tutta la città. Sullo stadio adesso mi sembra difficile tornare indietro, ci sono contratti firmati con le ditte che eseguiranno i lavori. Bisogna guardare avanti e aiutare tutti. A prescindere dall’esito della sentenza, la preoccupazione però rimane molto forte, il rischio che i cantieri siano molti lunghi è purtroppo un’amara realtà”.
Adesso che fa parte del Consiglio comunale di Firenze quale sarà la vostra posizione sul Franchi?
“Noi del gruppo Al Centro-Italia Viva metteremo tutta la nostra esperienza a disposizione per aiutare la sindaca Sara Funaro e l’amministrazione a rendere lo stadio Franchi un impianto di livello, per rendere onore alla storia della Fiorentina e dei fiorentini. Per fare ciò, serve però un dialogo e un rapporto positivo tra il club e il Comune di Firenze. Faremo di tutto per trovare una soluzione per il bene di Firenze, della Fiorentina. Avere uno stadio di livello è importante non solo per i tifosi ma per tutta la città. Sarebbe un biglietto da visita di una città che si modernizza e cresce”.
Casini, Fiorentina e Comune di Firenze, il suo pensiero sui rapporti tra le due parti?
“Finalmente da qualche giorno si è sbloccata la campagna abbonamenti e l'entusiasmo dei tifosi si è subito manifestato con code e grandi numeri. Il cuore viola non si smentisce mai. Detto ciò, rimangono vari temi sul tavolo: il primo è quello della capienza del Franchi, che riguarda lo sviluppo della stagione e la possibilità per i tifosi di accedere alle partite di cartello. Bisogna essere seri e consapevoli che quando ci sono dei lavori, anche migliorativi, ci sono pure dei disagi da sostenere e ci vuole pazienza. Ho fatto il Sindaco e sono il primo a dirlo. I tifosi sono altrettanto disponibili, ma rimangono molte le preoccupazioni, troppi punti interrogativi su organizzazione e durata lavori. Quando si dà avvio ad un’opera pubblica avere tutte le risorse necessarie, il cronoprogramma dettagliato e l’organizzazione delle fasi di cantiere è il minimo. Qui mancano troppi elementi e manca chiarezza che non permette alla Fiorentina di programmare. Problema non da poco”.
Rimane dunque preoccupato sui cantieri del Franchi?
“Non è stato ancora sciolto il tema del settore ospiti, che nelle competizioni europee diventa un problema davvero significativo. Serve fiducia nel lavoro della Prefettura e della Questura che daranno come sempre ampia collaborazione e sostegno ad eventi così importanti e complessi. Noi come diciamo sempre tifiamo per Firenze, per i fiorentini, per la Fiorentina e quindi perché tutto proceda per il meglio, incluso a questo punto che vengano rintracciati anche i 100 milioni mancanti per il “Franchi 2.0”. Ma certo non rinneghiamo quanto detto nei mesi scorsi in particolare che doveva essere data possibilità al Presidente Commisso e alla Fiorentina di realizzare il proprio stadio di proprietà. Come avvenuto con il Viola Park, bellissimo, veloce e un progetto non solo della società ma di tutta la città. Sullo stadio adesso mi sembra difficile tornare indietro, ci sono contratti firmati con le ditte che eseguiranno i lavori. Bisogna guardare avanti e aiutare tutti. A prescindere dall’esito della sentenza, la preoccupazione però rimane molto forte, il rischio che i cantieri siano molti lunghi è purtroppo un’amara realtà”.
Adesso che fa parte del Consiglio comunale di Firenze quale sarà la vostra posizione sul Franchi?
“Noi del gruppo Al Centro-Italia Viva metteremo tutta la nostra esperienza a disposizione per aiutare la sindaca Sara Funaro e l’amministrazione a rendere lo stadio Franchi un impianto di livello, per rendere onore alla storia della Fiorentina e dei fiorentini. Per fare ciò, serve però un dialogo e un rapporto positivo tra il club e il Comune di Firenze. Faremo di tutto per trovare una soluzione per il bene di Firenze, della Fiorentina. Avere uno stadio di livello è importante non solo per i tifosi ma per tutta la città. Sarebbe un biglietto da visita di una città che si modernizza e cresce”.
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