La nostra intervista in esclusiva con la candidata sindaca di Palazzo Vecchio per Firenze Democratica

Vulcanica, determinata, ambiziosa. Soprattutto, Cecilia Del Re è un concentrato di coraggio puro. Coraggio che l'ha spinta a ripartire da zero con il progetto di Firenze Democratica con cui vuole portare una ventata di novità in città. In queste settimane abbiamo imparato a conoscere i volti e i profili di coloro che hanno deciso di appoggiare Cecilia in questo ambizioso progetto. Oggi, alla vigilia delle amministrative, abbiamo fatto una bellissima chiacchierata in esclusiva proprio con lei che, con Firenze nel cuore, ha deciso di presentare la propria candidatura a prima cittadina: 

"Siamo una bella squadra, composta da persone con esperienza amministrativa da un lato e, dall'altro, da persone nuove al mondo politico ma che sono radicate sul territorio, pronte a rinnovare l'amministrazione con la loro voglia di far crescere Firenze. Vogliamo una Firenze più pubblica, partecipata e accessibile a tutti."

ASCOLTARE - "E' un punto a cui teniamo molto. La nostra storia nasce da una mancanza di ascolto da parte del PD, ma anche dall'attenzione verso la nostra comunità. Questo allontanamento dell'amministrazione dalle istanze dei cittadini ha caratterizzato il nostro lavoro politico. Abbiamo costruito il nostro programma dal basso, con tavoli di partecipazione, e poi, con il nostro tandem in giro pe ri rioni, ascoltando i cittadini e confrontandoci direttamente con loro. Ogni proposta è stata elaborata insieme a esperti, perché la politica ha bisogno di punti di riferimento culturali per alimentarsi e proporre azioni sostenute dal mondo culturale circostante. Questo ci distingue: le nostre proposte nascono dal basso attraverso un confronto con esperti in materia."

ASSEMBLEE DEI CITTADINI - "E' una delle proposte per una città più partecipata, insieme al bilancio partecipato e alla fondazione di innovazione urbana, per scegliere insieme ai cittadini come trasformare la città. Serve potersi confrontare sulle trasformazioni urbane, cosa che in altre città accade già. Questo per noi è un punto strategico per far cambiare rotta a Firenze e avere una regia pubblica sui temi della casa, degli investimenti che arrivano a Firenze, e della mobilità, che deve essere governata da una visione."

SICUREZZA - "Una tematica che riguarda la libertà dei cittadini di muoversi senza paura per la città. Abbiamo proposto soluzioni concrete e non ideologiche che devono partire da una collaborazione con tutte le forze dell'ordine. Fare la politica dello scaricabarile chiedendo le dimissioni del questore non ci sembra il modo migliore per affrontare questo tema. I cittadini vogliono delle risposte e noi dobbiamo darle. Con una migliore organizzazione della polizia municipale possiamo rendere più sicure le nostre piazze e i nostri rioni. Non per nulla abbiamo proposto il vigile di rione. Inoltre, abbiamo previsto tanti eventi culturali e investimenti nelle politiche di prevenzione sociale. Se non integriamo persone in difficoltà o stranieri che arrivano sul territorio, possono diventare un problema di sicurezza pubblica."

TURISMO E CASA - "Abbiamo proposto un piano casa, una nuova strategia per l'edilizia pubblica, dove il pubblico ha un ruolo determinante per aumentare il numero di alloggi da mettere a disposizione, soprattutto per la fascia grigia che non può permettersi un canone calmierato. L'abbiamo fatto con un modello innovativo basato sulla finanza etica, studiato insieme al professore Bellanca dell'Università di Firenze e ispirato ad altre città come Vienna."

POLITICHE VERDI - "Per noi il tema dell'emergenza climatica resta una priorità, lo era già nel 2019 quando se ne parlava molto, ma poi l'amministrazione non ha portato avanti molti degli obiettivi prefissati, come il piano del verde e degli spazi pubblici verdi. La transizione ecologica non si affronta con degli alberi d'arancio in Via Cavour, ma con una pianificazione ragionata, necessaria per ridurre le emissioni e arrivare alla neutralità climatica, agendo sulle rinnovabili e su una mobilità sostenibile, utilizzando tutte le leve che hanno un impatto sull'ambiente."

OBIETTIVI - "L'obiettivo è quello di ottenere il risultato più alto possibile per far arrivare la nostra voce nel consiglio comunale e di quartiere, un organo che è stato depotenziato ma che è un'istituzione prossima e più vicina ai cittadini. Ridargli vigore e centralità è fondamentale per ricostruire quel contatto tra i comuni, i quartieri e i cittadini. Abbiamo fatto una campagna basata sulle proposte e sui temi e continueremo a farlo in futuro come Firenze Democratica. Siamo solo all'inizio, noi ci saremo sempre per Firenze. Siamo solo all’inizio di un percorso in cui vogliamo scrivere insieme una storia diversa per Firenze."
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