L'ironia dei fiorentini: “Non voglio alzare un POLVERONE però...”

I lavori per la linea della tramvia stanno procedendo lungo i Lungarni del Tempio, ma con essi crescono anche i disagi per residenti e pendolari. Non si tratta solo di rallentamenti alla viabilità o deviazioni improvvise: a sollevare proteste è anche la quantità di polvere sollevata quotidianamente dal passaggio di auto, scooter e autobus sul manto stradale provvisorio.

Nelle ultime ore, sono circolati video sui social che hanno mostrato chiaramente la situazione: motociclisti costretti a viaggiare in una nube biancastra, visibilità ridotta e finestre dei veicoli chiuse per evitare di respirare polveri. I fiorentini, come sempre, ci scherzano su commentando il disagio con la scritta: "Non voglio alzare un POLVERONE però...". 

I tratti interessati sono quelli tra Lungarno Colombo e Lungarno del Tempio, dove i cantieri hanno ristretto la carreggiata e rimosso l’asfalto, lasciando una superficie in ghiaia e sabbia. Il risultato è una coltre di polvere che si alza a ogni passaggio, aggravata in questi giorni da condizioni meteo secche e assenza di pulizie mirate o interventi di bagnatura del suolo.


Oltre al disagio per chi guida o cammina lungo questi tratti, c'è anche una questione sanitaria. Polveri sottili e detriti nell'aria possono avere effetti negativi su chi soffre di asma o patologie respiratorie, senza contare il fastidio generale per chi abita nei palazzi affacciati sul cantiere.


In attesa del completamento dei lavori – che secondo il cronoprogramma dovrebbe arrivare entro il 2026 – molti chiedono che almeno vengano adottate misure temporanee: utilizzo regolare di autobotti per bagnare il suolo, pulizia meccanizzata più frequente e un controllo più attento dell’impatto ambientale del cantiere.

Insomma, noi di Firenzedintorni.it non vogliamo alzare un polverone, però... 

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