Degrado e spaccio. Un film già visto troppe volte

Torna il sole su Firenze, ma non sulle Cascine. Il grande polmone verde della città, un tempo luogo prediletto per il jogging mattutino, le passeggiate in bicicletta e i momenti di relax all'ombra degli alberi, oggi versa in uno stato di degrado sempre più allarmante.

Sporcizia, rifiuti sparsi ovunque, siringhe abbandonate nei prati e sotto le panchine: la situazione del Parco delle Cascine si fa ogni giorno più critica. I residenti lamentano una crescente insicurezza, tanto che molti hanno smesso di frequentare la zona, soprattutto nelle ore serali e del primo mattino. "Una volta venivo qui a correre ogni giorno, ma adesso ho paura", racconta Anna, una giovane fiorentina appassionata di sport. "Trovarsi davanti gruppi di spacciatori o senza tetto accampati con coperte e oggetti abbandonati non è certo rassicurante".

Il problema principale sembra essere il proliferare dello spaccio di droga, con individui che si aggirano tra i vialetti in cerca di clienti, spesso alla luce del giorno. Le segnalazioni dei cittadini parlano di vere e proprie "piazze di spaccio" consolidate, dove il traffico illecito non conosce soste. Accanto a questo, il fenomeno dei senzatetto che hanno trovato rifugio nelle aree più nascoste del parco contribuisce a un senso generale di insicurezza. "Non sono le persone in difficoltà il problema", precisa Marco, un residente della zona. "Il problema è che tutto questo viene lasciato senza controllo. Ci vogliono più pattugliamenti, più pulizia e una soluzione per chi ha bisogno di aiuto".

Le istituzioni cittadine sono al corrente della situazione e, negli ultimi mesi, sono stati intensificati i controlli da parte delle forze dell'ordine. Tuttavia, molti fiorentini ritengono che le misure finora adottate siano insufficienti e chiedono interventi strutturali per restituire il parco alla città.

Le Cascine potrebbero tornare a essere il gioiello verde di Firenze, ma serve un'azione decisa e continua. Nel frattempo, il contrasto tra il sole che illumina la città e le ombre che avvolgono il parco rimane forte, e con esso il timore che un luogo di svago e natura si trasformi definitivamente in una terra di nessuno.

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