Il centro storico assediato dai pullman turistici: nuove misure in arrivo per alleggerire il traffico, ma i disagi per i fiorentini restano quotidiani

Firenze continua a fare i conti con il fenomeno dell'overtourism, un problema ben noto ai residenti che ogni giorno devono affrontare le complicazioni del traffico urbano, aggravato dall'afflusso costante di visitatori. Una delle zone più critiche è quella tra il lungarno della Zecca e lungarno Pecori Giraldi, dove i bus turistici spesso si accalcano in doppia e tripla fila, creando veri e propri blocchi stradali che paralizzano la circolazione. Questo tratto è diventato un nodo problematico, essendo uno degli ultimi punti di accesso ai piedi del centro storico per i mezzi turistici.

La situazione è stata oggetto di aspre critiche nei giorni scorsi, soprattutto da parte del capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Alberto Locchi, che ha condiviso immagini eloquenti del caos, raffigurando persino piccole auto che lottano per farsi strada tra i giganti dei pullman (foto in copertina). Non si tratta però di un evento eccezionale, ma di scene che si ripetono con una frequenza preoccupante. I numeri parlano chiaro: nel 2023 sono state rilasciate quasi 23.000 autorizzazioni ai bus turistici, una cifra che testimonia l'entità del problema.

La nuova amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Sara Funaro, si è impegnata a trovare soluzioni concrete, proponendo di spostare i punti di sosta dei pullman ai margini della città e favorendo l'interscambio con la tramvia. Un primo passo in questa direzione è stato fatto con l'approvazione del progetto per un nuovo checkpoint a Firenze Sud, nella zona di Rovezzano, destinato a diventare un hub fondamentale per decongestionare il centro. Tuttavia, il percorso verso una soluzione definitiva è ancora lungo e complesso.

Nel frattempo, l'assessore alla mobilità Andrea Giorgio ha lanciato un provvedimento per contrastare il caos dei bus in attesa di una riorganizzazione più strutturata. Nei giorni scorsi, durante un sopralluogo, è stato evidente come la presenza dei vigili urbani riesca temporaneamente a risolvere la situazione. Una pattuglia è intervenuta per allontanare i bus in doppia fila, invitando gli autisti a circolare fino a quando non si liberano i pochi stalli disponibili. Questo intervento ha portato, seppur per poco tempo, a una gestione più fluida del traffico, evitando l’accumulo di mezzi in sosta con i motori accesi e rispettando i tempi di fermata consentiti.

Tuttavia, il problema persiste. A pochi metri di distanza, in viale Giovine Italia, i pullman che non riescono a trovare posto sul lungarno si parcheggiano in doppia fila, aggirando così le regole e continuando a congestionare la circolazione. Gli stessi agenti confermano che la soluzione non può essere solo temporanea o limitata alla sorveglianza locale. "Non possiamo essere ovunque", dichiara Francesco Passaretti, comandante della polizia municipale, che segnala l’esigenza di maggiori rinforzi.

La soluzione a lungo termine sembra dunque risiedere nella combinazione di diversi fattori: l'introduzione di nuovi parcheggi esterni, un controllo più rigoroso dei permessi e l'attuazione dello "scudo verde", un sistema che consentirebbe di verificare automaticamente l'accesso dei bus privi di ticket, escludendo chi non è in regola e alleggerendo il traffico.

Firenze, una città che vive del suo straordinario patrimonio culturale, deve dunque affrontare la sfida dell'equilibrio tra il suo fascino turistico e la qualità della vita dei suoi residenti, costretti a convivere con disagi ormai quotidiani. Le soluzioni promesse dalla giunta Funaro rappresentano un primo passo, ma la strada verso una gestione più sostenibile del flusso turistico sembra ancora lunga.

Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies