Secondo giorno del G7 sul turismo a Firenze. Piazza della Signoria diventa zona rossa, con tiratori scelti sui tetti dei palazzi a sorvegliare l'incontro con i ministri di tutto il mondo. Questa è solo una delle misure di sicurezza adottate dal Comune di Firenze per questi tre giorni intensi. Firenzedintorni.it ha voluto però sentire l'opinione di chi vive quotidianamente la città.
"Non potete capire i disagi", ci spiega Alessandra, 37 anni, guida turistica. "Questa settimana avrei avuto vari gruppi da guidare per il centro storico, ma tra deviazioni e zone chiuse, molti clienti hanno annullato le visite. Capisco che sia solo per qualche ora, ma chiudere Piazza della Signoria mi sembra davvero eccessivo."
Marco, 45 anni, proprietario di un bed & breakfast in centro, racconta la sua esperienza: "Ho avuto varie cancellazioni all'ultimo minuto. Credo che questo G7 abbia un po' 'spaventato' il turista medio. Le misure non sembrano troppo limitanti, ma se un turista non si sente libero, spesso preferisce cambiare meta."
Luca, 52 anni, ristoratore vicino a Piazza della Signoria, invece, non sembra essere preoccupato: "In questi giorni ne ho sentite tante. Firenze è bella tutta, possibile che tutti vogliano vedere Piazza della Signoria nello stesso momento? La vedranno un altro giorno, ci sono mille altre cose da visitare in questa città. Gli affari? I problemi ci sono, ma il G7 non c'entra nulla."
C'è anche chi, con un po' di ironia, mette in risalto un problema ancor più grande delle zone rosse, che Firenzedintorni.it testimonia giorno dopo giorno: "Venite ministri, guardate i bei cantieri fiorentini", ci dice scherzando Giorgio, fiorentino doc di 61 anni. "A me le zone rosse non mi spaventano, Firenze è sempre una zona rossa per via del traffico. Mi dispiace solo che le varie istituzioni vedano la mia città in queste condizioni. Speriamo che sia un modo per cambiare le cose. Ci sono veramente troppi cantieri."
Il G7 sul turismo prosegue, e Firenze non smette di far sentire la sua voce, con quel tocco di ironia che solo questa città sa avere.
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