Covid, aumento smisurato dei prezzi delle bollette per lo scoppio dei confilitti internazionali. Gli ultimi anni sono stati tremendi per le società sportive che, con risorse alquanto limitate, hanno dovuto stringere i denti e far fronte ad una situazione che spesso si è rivelata insostenibile. Ne sa qualcosa Fabio Giorgetti, che da anni a Palazzo Vecchio si sta occupendo dei temi che riguardano le realtà sportive. Presidente della Commissione Cultura e Sport, Giorgetti, che è candidato nella lista PD per il Consiglio Comunale, ha le idee molto chiare rispetto a quello che dovrà essere fatto anche in futuro sul tema:
"Dal 2020 le società sportive hanno attraversato il peggior periodo possibile. La zona rossa e il Covid le hanno messe a durissima prova e, nonostante tutto, hanno reagito in maniera incredibile. Si sono dimostrate per ciò che sono: presidi di educazione, sport, salute e, soprattutto, realtà su cui le famiglie possono contare. Lavorare e riuscire a rimanere aperti durante il Covid è stato un messaggio di amore incredibile. In un periodo di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo oggi, poi, si sono trovate ad affrontare un aumento spropositato del costo delle bollette. La riforma dello sport, poi, ha partorito il topolino dopo essere stata concepita in un certo modo."
STRUMENTI - "Penso che si debba trovare il modo di mettere le realtà sportive nella condizione di svolgere il proprio ruolo. Bisogna pensare a stanziamenti per coprire le utenze, dato che l’aumento del costo delle bollette, ripeto, è stato davvero spropositato negli anni. Inoltre, servono strumenti per poter investire nei propri impianti. Non possiamo aspettare che siano i singoli comuni a intervenire, perché la quantità di denaro necessaria sarebbe troppo elevata."
CRESCERE - "Bisogna aspettarsi dalle società sportive un piccolo salto di qualità: una visione imprenditoriale-sportiva. La capacità, attraverso i project financing, di investire all’interno degli impianti comunali: costruire un’opera pubblica da parte della società sportiva. È necessario sedersi con le banche, le assicurazioni, i comuni e parlare di come si possa investire negli impianti sportivi. C’è bisogno di tempo, certo. Ma il futuro è questo. Servono corsi di formazione gratuiti per le società sportive, per esempio. Quand’è che riusciremo ad avere le società a un livello superiore? Quando non saranno più un semplice dopolavoro. Dobbiamo dare loro gli strumenti per generare incassi."
PROPOSTE - "Se riuscissimo a creare un sistema di trasporto, faccio un esempio, che porti i ragazzi da scuola direttamente nella società sportiva, permettendo loro anche di studiare al suo interno, in un solo colpo risolveremmo moltissimi problemi per le famiglie e genereremmo incassi importanti per le stesse società. Ovviamente dobbiamo dare loro gli strumenti per avere locali, ambienti e risorse all’altezza per iniziative di questo tipo. Le società sportive devono diventare un sistema complementare alla scuola e alla famiglia."
SOCIALITA' - "Lo sport è importante così come lo sono la scuola, la famiglia e l’educazione. Si pensa sempre erroneamente che le società sportive in qualche modo possano sempre arrangiarsi, alla fine. Il problema è che per poter aumentare il livello dei servizi dobbiamo dare loro gli strumenti necessari. Serve una visione a medio e lungo termine che permetta alle società di crescere. E si cresce quando si investe nelle risorse e negli impianti sportivi. Questa è la soluzione. Adesso è stata approvata in commissione sport la nuova legge quadro regionale relativa allo sport. Ogni comune dovrà redigere il nuovo regolamento degli impianti sportivi. Noi dobbiamo mettere le società nelle condizioni giuste. Dobbiamo trovare il modo di portare i giovani a lavorare in modo permanente all’interno delle società, e non solo in quelle professionistiche. Il nostro successo sarà far fare sport il più a lungo possibile a tutti i ragazzi. Lo sport non genera solo sportivi di alto livello, crea i cittadini di domani.”
"Dal 2020 le società sportive hanno attraversato il peggior periodo possibile. La zona rossa e il Covid le hanno messe a durissima prova e, nonostante tutto, hanno reagito in maniera incredibile. Si sono dimostrate per ciò che sono: presidi di educazione, sport, salute e, soprattutto, realtà su cui le famiglie possono contare. Lavorare e riuscire a rimanere aperti durante il Covid è stato un messaggio di amore incredibile. In un periodo di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo oggi, poi, si sono trovate ad affrontare un aumento spropositato del costo delle bollette. La riforma dello sport, poi, ha partorito il topolino dopo essere stata concepita in un certo modo."
STRUMENTI - "Penso che si debba trovare il modo di mettere le realtà sportive nella condizione di svolgere il proprio ruolo. Bisogna pensare a stanziamenti per coprire le utenze, dato che l’aumento del costo delle bollette, ripeto, è stato davvero spropositato negli anni. Inoltre, servono strumenti per poter investire nei propri impianti. Non possiamo aspettare che siano i singoli comuni a intervenire, perché la quantità di denaro necessaria sarebbe troppo elevata."
CRESCERE - "Bisogna aspettarsi dalle società sportive un piccolo salto di qualità: una visione imprenditoriale-sportiva. La capacità, attraverso i project financing, di investire all’interno degli impianti comunali: costruire un’opera pubblica da parte della società sportiva. È necessario sedersi con le banche, le assicurazioni, i comuni e parlare di come si possa investire negli impianti sportivi. C’è bisogno di tempo, certo. Ma il futuro è questo. Servono corsi di formazione gratuiti per le società sportive, per esempio. Quand’è che riusciremo ad avere le società a un livello superiore? Quando non saranno più un semplice dopolavoro. Dobbiamo dare loro gli strumenti per generare incassi."
PROPOSTE - "Se riuscissimo a creare un sistema di trasporto, faccio un esempio, che porti i ragazzi da scuola direttamente nella società sportiva, permettendo loro anche di studiare al suo interno, in un solo colpo risolveremmo moltissimi problemi per le famiglie e genereremmo incassi importanti per le stesse società. Ovviamente dobbiamo dare loro gli strumenti per avere locali, ambienti e risorse all’altezza per iniziative di questo tipo. Le società sportive devono diventare un sistema complementare alla scuola e alla famiglia."
SOCIALITA' - "Lo sport è importante così come lo sono la scuola, la famiglia e l’educazione. Si pensa sempre erroneamente che le società sportive in qualche modo possano sempre arrangiarsi, alla fine. Il problema è che per poter aumentare il livello dei servizi dobbiamo dare loro gli strumenti necessari. Serve una visione a medio e lungo termine che permetta alle società di crescere. E si cresce quando si investe nelle risorse e negli impianti sportivi. Questa è la soluzione. Adesso è stata approvata in commissione sport la nuova legge quadro regionale relativa allo sport. Ogni comune dovrà redigere il nuovo regolamento degli impianti sportivi. Noi dobbiamo mettere le società nelle condizioni giuste. Dobbiamo trovare il modo di portare i giovani a lavorare in modo permanente all’interno delle società, e non solo in quelle professionistiche. Il nostro successo sarà far fare sport il più a lungo possibile a tutti i ragazzi. Lo sport non genera solo sportivi di alto livello, crea i cittadini di domani.”
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