La rubrica di Rocío Rodríguez Reina

Nel 2012, quando arrivai a Firenze, portai con me il borsone con la racchetta di padel. Dopo un paio di settimana chiedendo in giro dove potesse giocare, mi resi conto che a Firenze non esisteva proprio. Le persone appena ascoltavano la parola padel mi guadavano stranite e rispondevano: cosa??!!! E io provavo a spiegare in un italiano più che basico cosa fosse questo sport.

Niente, mai sentito e mai visto in toscana. Dopo qualche anno, possiamo dire che la storia è cambiata, e come. Campi ovunque, circoli nuovi, squadre, tornei. Un vero e proprio movimento che non smette (e credo non smetterà ancora) di crescere. I più reticenti, forse i tennisti, sono cascati nella rete di questo sport che coinvolge tutti. Uno sport che può fare chiunque, come i giochi da tavola per tutta la famiglia, da 4 a 99 anni. Ci sono padelisti che non hanno mai fatto uno sport con la racchetta in vita sua, oppure quelli forti forti che fanno tornei e vanno in giro togliendosi delle belle soddisfazioni. C’è il campionato a squadre che parte dalle serie D, dove si crea qualcosa che va oltre allo sport e si creano delle amicizie vere come è successo alla sottoscritta.

Una prova di quanto stia crescendo il Padel a Firenze, ci sarà il prossimo 9 Marzo. Il primo Gran Gala del Padel toscano. Nato e organizzato da un gruppo di amici, “la casta del padel”, che con la partecipazione della federazione italiana, ha voluto valorizzare e premiare l'eccellenza in questo sport. Una serata aperta a tutti gli amanti del padel, a tutti i circoli e perché no, a tutti quelli che sono curiosi di capire il perché del boom di questa disciplina. Poi, come in ogni partita di padel amatoriale, ci sarà il divertimento dopo. Cibo e musica per condividere una passione che, speriamo, non perda mai i valori con cui è nata. Amicizia, attività fisica e inclusione.

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