La nostra intervista in esclusiva a Marzio Mori sul tema delle Cascine

Il parco delle Cascine sabato è stato teatro del duello elettorale sulla sicurezza. In mattinata il candidato sindaco di Firenze per il centrodestra Eike Schmidt ha presentato alle Pavoniere il piano «Torniamo alle Cascine». Nel pomeriggio poi la candidata del centrosinistra Sara Funaro  ha guidato un corteo di circa mille persone attraverso il parco assieme ai candidati al Consiglio Comunale e ai Quartieri e agli altri partiti della coalizione per un evento-festa dal titolo «Viviamo le Cascine!». Tra questi c’era anche Marzio Mori, uno dei capilista della lista civica che sostiene la candidatura di Sara Funaro.

Proprio con lui Firenzedintorni.it ha parlato delle Cascine, un tema centrale non solo nella campagna elettorale ma più in generale nell’attualità di Firenze: “Quello di sabato è stato un evento molto bello. Le Cascine sono una porzione di città amata da tante persone. Il parco è frequentato dalle persone in tanti modi ed è chiaro che ciascuna di queste modalità deve essere vissuta in armonia con tutte le altre. È necessario quindi creare un Ente che coordini e armonizzi tutte le esigenze di chi vuol vivere il parco. Gli spazi dovrebbero essere pensati per creare relazioni positive tra le varie Comunità, relazioni attente ai bisogni di tutti senza trascurare spazi che potrebbero prestarsi a diventare luoghi di degrado ed illegalità.
Credo vada fatta una riflessione rispetto a come anche le altre città metropolitane italiane ed europee hanno gestito i grandi spazi verdi, scoprire le esperienze virtuose e di successo adattandole alla nostra città. Dobbiamo evitare di avere luoghi trascurati o abbandonati perché rischiano di diventare spazi di degrado e di illegalità. L’aspetto della sicurezza è chiaramente un tema centrale, direi quasi ovvio, che non può essere bandiera di una sola parte politica ma argomento fondante di una scelta politica basata su uno studio attento del territorio coinvolgendo tutti coloro che hanno interesse a dare un contributo serio”.

Uno dei temi affrontati da Sara Funaro è quello di più agenti che in questo momento il Ministero non sta fornendo. È la prima necessità?
Sara Funaro è da molto tempo che rappresenta questa necessità che però è rimasta inascoltata. In campagna elettorale, soprattutto, dobbiamo essere molto chiari e ricordare ai cittadini che esistono competenze istituzionale diverse. Ci sono le competenze del sindaco, che sono quelle di amministrare una città, e ci sono le competenze del Ministero dell’Interno, che sono quelle di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico. Sono convinto che le grandi città debbano avere organici adeguati rispetto alle forze dell’ordine con un’organizzazione che possa garantire una presenza capillare sul territorio ed una rapidità di intervento. E l’organico delle forze dell'ordine dipende dal Ministero dell’Interno”.

Un presidio fisso alle Cascine potrebbe aiutare?
Un presidio fisso aiuta sempre, ma a mio avviso è l'inizio di un percorso. Nel momento in cui le persone iniziano tranquillamente a frequentare un ambiente, questo da marginale e periferico diventa centrale nella vita di una città. E probabilmente alcune criticità migliorano rapidamente. Pertanto è importante portare vita, attività, luce, legami e chiaramente anche presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine. Tutto questo insieme aiuta, mentre interventi slegati tra loro non risolvono il problema in profondità. È  necessario un intervento di sistema che coinvolga tutta la Comunità”.

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