Il direttore mi perdonerà. Da quando è nato Firenzedintorni.it ci siamo sempre occupati delle situazioni più critiche della città, ma questa volta non si parla né di cantieri né di buche. Stavolta si parla di un quartiere — Campo di Marte — che piange. In silenzio. Inerme. Davanti a un degrado che sembra ormai dilagare senza freni.
Eppure i residenti da anni cercano di farsi ascoltare, ma intorno a loro regna soltanto il silenzio. Il silenzio di chi, lentamente, sta perdendo una speranza sempre più flebile. «Abbiamo segnalato più volte la situazione al Comune e alle forze dell’ordine», racconta Francesca, 62 anni, residente in via Mannelli. «Ma sembra che nessuno ci prenda davvero sul serio. Dopo il tramonto, è meglio non uscire».
L’ultimo episodio che ha sconvolto il quartiere è stato quello di un tredicenne picchiato da un coetaneo per una lite legata a una ragazza. Il ragazzo aggredito ha riportato la frattura della mandibola e dovrà affrontare un lungo percorso di riabilitazione fisica e psicologica, e chissà se tornerà davvero come prima. Forse si tratta di un caso isolato, ma è comunque il simbolo di una situazione giovanile sempre più preoccupante, che si aggiunge a una lunga serie di episodi che da anni segnano Campo di Marte.
Dal 2020, infatti, i casi di aggressioni, rapine e spaccate sono aumentati in modo drastico. Il giardino intitolato a Niccolò Galli è ormai diventato punto di ritrovo per baby gang e minorenni che consumano alcolici, lasciando rifiuti e bottiglie ovunque. «La sera è impossibile portare i bambini a giocare — denuncia Marco, padre di due figli piccoli —. Ci sono ragazzini che bevono, urlano e, a volte, spaccano tutto. E nessuno interviene».
Alcuni residenti segnalano anche episodi di spaccio e di senzatetto che consumano droga a pochi metri dai giochi per bambini. «È triste vedere un luogo così bello ridotto in queste condizioni», aggiunge Anna, 45 anni, «dovrebbe essere un punto d’incontro, un luogo di crescita, non di paura».
Eppure, a pochi metri di distanza, la stazione di Campo di Marte è sorvegliata costantemente. «Se lì i controlli funzionano — si chiede un anziano residente, Gianni —, com’è possibile che nel quartiere circostante la presenza delle forze dell’ordine sia praticamente nulla?»
Sarebbe bello, un giorno, poter raccontare la rinascita di questa comunità. Ma oggi, purtroppo, sembra solo una lontana illusione.
Condividi
Attiva i cookies













