Era il 13 gennaio 2020 quando il giovane Nicolò Bizzarri, uno studente universitario disabile, rimase incastrato con la sua carrozzina in una buca di Piazza Brunelleschi a Firenze e perse la vita a soli 21 anni.
Sono passati quasi cinque anni e le transenne che delimitano la causa della morte di quel giovane sono ancora lì. Sono posizionate in maniera discutibile, ma sono lì.
"Prevenire è meglio che curare", si dice. E quelle transenne, dall'aria abbandonata, fungono da monito per tutti. Purtroppo, per Nicolò non sono servite, ma si spera che questa tragedia possa insegnare qualcosa, anche se ciò non riporterà in vita quel ragazzo pieno di sogni e speranze.
Per quanto riguarda Nicolò, sarà il corso della giustizia a trovare un colpevole, poiché non può essere solo una semplice buca a essere responsabile. Nel frattempo, Firenzedintorni.it si è soffermata sullo stato della piazza e sul futuro di un punto di snodo per gli studenti fiorentini.
Ieri sono iniziati i lavori di rifacimento della piazza. L'intervento prevede la creazione di una nuova pavimentazione in asfalto grigio, l'installazione di un'isola pedonale con pavimentazione in pietra e l'incremento del verde urbano con nuove aiuole e un albero in più. Saranno aggiunte nuove panchine e mantenuti i parcheggi per le auto. Le tempistiche? La prima fase dei lavori dovrebbe concludersi il 27 settembre, mentre la seconda e ultima fase ha come deadline gennaio 2025.
E quelle transenne? Rimarranno lì, anche con i nuovi cantieri. L’area è sotto sequestro da parte della magistratura e non può essere toccata. Da Palazzo Vecchio fanno sapere che è stato tentato un intervento anche in quella zona, ma non è stato possibile.
"Prevenire è meglio che curare". Piazza Brunelleschi sarà completamente nuova, ma Nicolò non tornerà. Forse, quelle transenne fanno bene a rimanere lì, come segno di ciò che non è stato e di ciò che doveva essere.
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