Il comune ripolese ha mostrato una grande capacità di intercettare e sfruttare al massimo una grande quantità di fondi comunitari

Il PNRR è certamente uno strumento che porta con sé straordinarie possibilità ma, contestualmente, un grosso carico di responsabilità per chi deve riuscire ad ottenere i fondi attraverso progetti credibili ed innovativi. In questo senso, il Comune di Bagno a Ripoli, grazie anche al lavoro dell’amministrazione presieduta da Francesco Casini, si è aggiudicato un’ingente quantità di fondi per proiettare il territorio sempre di più verso un futuro caratterizzato dall’innovazione e dalla sostenibilità.

 

GRAN LAVORO - Non siamo qui per redigere la lista dei (tantissimi) interventi e dei progetti partiti grazie ai fondi europei ma certamente alcuni di questi sono degni di menzione. Fra questi ci sono la costruzione del nuovo polo educativo di Belmonte (di cui vi abbiamo già parlato qui), il nuovo parco urbano di Sorgane, la ciclopista di Ritortoli e non solo. Per quanto riguarda le opere pubbliche il comune ripolese ha ricevuto finanziamenti per circa 9,6 milioni di euro, cifre importantissime per un comune di medie dimensioni.

 

TRANSIZIONE DIGITALE - Una cifra a cui vanno aggiunti altri 500mila euro legati a progetti relativi al digitale, che confermano l’attitudine della giunta Casini di tenere un occhio sempre ben fisso verso il futuro, che fanno lievitare i fondi europei fino a superare i 10 milioni di investimenti. Ma non è tutto, perché fin qui abbiamo parlato solamente di piani e progetti che riguardano esclusivamente il comune ed il territorio di Bagno a Ripoli.

 

TENUTA DI MONDEGGI - Grazie ai dialoghi e alla sinergia, sviluppati nel corso degli anni, con le istituzioni e con le limitrofe amministrazioni è stato infatti possibile ottenere una quantità ragguardevole di ulteriori fondi per sviluppare progetti di varia natura. Uno dei più importanti è quello della rigenerazione territoriale della Tenuta di Mondeggi, un progetto sviluppato in concorso con la Città Metropolitana di Firenze, i comuni di Impruneta, Greve in Chianti, Figline, Incisa Valdarno e, ovviamente, anche Bagno a Ripoli. Un’area di 170 ettari che verrà totalmente rigenerata a fronte di una spesa superiore ai 57 milioni di euro. “È una giornata storica per Mondeggi, per Bagno a Ripoli e per tutta la Città Metropolitana di Firenze. Inizia il recupero di un patrimonio straordinario, un recupero rurale, paesaggistico, culturale, artistico ma anche sociale”, ha dichiarato in proposito proprio il Sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini.

 

INFRASTURTUTURE - Impossibile, poi, non citare il progetto per la linea 3.2 della tramvia che da Firenze arriverà proprio a Bagno a Ripoli. Parliamo di un maxi-investimento da 225 milioni di euro. Molto importanti, poi, le risorse arrivate attraverso la società della salute Fiorentina Sud Est (circa 2 milioni di euro) per la realizzazione di progetti pensati per supportare anziani, disabili, minori e famiglie. Ultimi, ma non ultimi, i fondi FESR per la rigenerazione del quartiere di Sorgane. Si tratta di fondi diversi dal PNRR ma che testimoniano la capacità del Comune di intercettare finanziamenti comunitari attraverso la redazione di progetti credibili e, come detto, sostenibili.

 

CREDIBILITA' - Tutto questo per dire cosa? Che anche un comune di medie dimensioni come Bagno a Ripoli, attraverso il lavoro dell’amministrazione, è riuscito a mettere in campo una grande potenza di fuoco progettuale che gli ha permesso di ottenere cifre importantissime in termini di fondi. E questo perché nel corso degli anni il comune ha sempre dimostrato interesse assoluto per quelli che sono i bisogni e le esigenze dei propri cittadini per regalare, anche alle nuove generazioni, una città sempre più proiettata al futuro. Il modello Bagno a Ripoli, si è confermato un’altra volta vincente.

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