“Senti, ma che tipo di festa è, non è che alle dieci state tutti a ballare in girotondo, io sto buttato in un angolo, no...ah no: se si balla non vengo. No, no...allora non vengo. Che dici vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?
Ricordate Nanni Moretti, no? Ecco. A leggere e ascoltare quello che sta accadendo dalle parti del centrosinistra toscano viene in mente quel monologo. Il problema è che qua la faccenda è seria visto che si parla delle prossime elezioni regionali. E se a qualcuno il 2025 (o 2026?) sembra lontano farà bene a ricordarsi che in politica il tempo vola. Loro (i politici) lo sanno, e per questo le grandi manovre sono già iniziate.
Il rischio, parlando del campo progressista, è che diventi più che altro una pista di autoscontro. Il tema, è sempre quello: Renzi si, o Renzi no? Tutti insieme, o via libera a veti e divieti? Ora, detto che fanno un po’ sorridere le dichiarazioni che arrivano da Sinistra Italiana (contro l’ex premier) visto che, alle scorse elezioni, Italia Viva sostenne Giani mentre SI presentò un suo candidato alternativo. Volendo scendere sul piano (piuttosto infantile) del “tu no, tu si” insomma, sarebbe piuttosto Renzi a poter/dover porre paletti e veti.
Quella però, è la strada migliore per perdere. Lo si è visto in Liguria, e non a casa da IV per il momento (repliche piccate a parte) si ragiona in termini di alleanza più larga possibile. Certo, nel frattempo bisognerà capire anche cosa ne sarà dei Cinque Stelle, ma quel che appare sicuro è che il centrosinistra vince solo e se offre agli elettori l’immagine di un’alternativa possibile. E occhio, perchè anche l’Emilia Romagna, nelle penultime elezioni (non quelle di pochi giorni fa) apparve più che contendibile per il centrodestra. Pensare di vincere solo perché la Toscana è rimasta uno degli ultimi “feudi rossi” insomma, rischia di portare al suicidio.
Soprattutto se dall’altra parte smetteranno di mettere “mine” (vedi discorsi sulle primarie) sul percorso di Tomasi, Sindaco di Pistoia e apparentemente primo, vero, candidato competitivo da un sacco di tempo a questa parte. Anche nel centrodestra però sembrano volersi far del male da soli. Questa però è un’altra storia…e avremo modo di parlarne.
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