Aldemira, 84 anni e residente davanti a Via Mariti. Ecco il suo racconto di quel tragico 16 febbraio 2024

Tutta Firenze e l'Italia, quel 16 febbraio, assistettero alla tragedia di Via Mariti. Noi di Firenzedintorni.it abbiamo voluto proporvi il racconto di Aldemira, una donna di 84 anni da sempre residente di fronte al complesso su cui doveva sorgere una nuova Esselunga. Da casa sua si vede tutto, dall’alto: le macerie, le sterpaglie, ma anche il dolore di una tragedia che ha segnato il cuore di tutti i fiorentini e non solo.

Buongiorno, signora Aldemira. Grazie per averci accolti e per voler condividere i suoi ricordi con noi. Si ricorda qualcosa di quel 16 febbraio 2024?

Oh, me lo ricordo benissimo. Come potrei dimenticare? Ero a casa, mi ero svegliata da poco. All’improvviso ho sentito un rumore che non avevo mai sentito prima, come un tuono, ma più profondo, più vicino... Poi le urla della gente. Mi è venuto subito un nodo allo stomaco. Vedere quella scena è stato devastante. Era come se un pezzo della nostra vita fosse stato strappato via.

Come ha vissuto i giorni successivi al crollo?

All'inizio ero scioccata. Poi lo shock ha fatto spazio alla rabbia. Vedevo quelle povere persone lavorare in condizioni precarie e mi chiedevo: ma è possibile che nessuno faccia nulla?

Secondo lei le istituzioni erano a conoscenza della situazione di rischio?

Come posso pensare il contrario? Noi residenti ci siamo spesso lamentati del cantiere, ma non ci saremmo mai immaginati che potesse finire così. La mia ignoranza però è giustificata, non quella di chi ha gestito il cantiere.

E oggi? Cosa lasciano ai residenti queste macerie e tutto questo dolore?

Guardi, da solo... Credo ci sia poco da aggiungere. Qui a Firenze abbiamo visto di tutto, abbiamo visto l’Arno esondare, ma una tragedia del genere è davvero difficile da superare. Almeno per me. Ma mi permetta di mandare un messaggio...

Prego, Aldemira...

A tutte le persone, giovani e adulti, che ogni giorno passano davanti al cantiere di Via Mariti, vi chiedo di guardare le macerie anche per un minuto e riflettere su quello che è successo. Che nessuno dimentichi. E che l'ennesima tragedia possa aiutare le migliaia di lavoratori in difficoltà a migliorare la loro situazione.

Così Aldemira ci ha raccontato quello che per lei, fiorentina doc, è stata la tragedia di Via Mariti, con la speranza che nessuno dimentichi.

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