Via Romana, storica arteria fiorentina, sta vivendo una crisi sempre più evidente. Dei suoi 620 metri, ben 47 sono occupati da negozi chiusi e locali vuoti, senza nemmeno un’insegna o orari che ne indichino una possibile riapertura. Negli ultimi anni, la situazione è peggiorata rapidamente: mentre gli appartamenti ai piani alti si trasformano in case vacanza, il commercio al dettaglio continua a declinare, incapace di attrarre visitatori. È emblematico che persino un bar dotato di doppia licenza – somministrazione e tabacchi – sia rimasto chiuso da mesi senza trovare acquirenti, nonostante il cartello “vendesi” appeso alla serranda.
A oggi, lungo via Romana restano in attività circa 84 esercizi tra negozi, botteghe artigiane, bar e locali turistici, mentre oltre un terzo dei fondi è inattivo o chiuso stabilmente. L’accelerazione del fenomeno è stata particolarmente drammatica nel 2023: in un anno hanno chiuso una ventina di negozi, di cui ben dodici solo a dicembre. Nel 2024 le chiusure sono state più contenute, forse perché la maggior parte degli esercenti aveva già gettato la spugna.
In mezzo a questa crisi, via Romana si sta trasformando: sebbene i negozi tradizionali chiudano, aumentano i ristoranti e le attività orientate al turismo. Nei pressi di piazza San Felice sono apparsi minimarket, negozi di souvenir e accessori, mentre altri fondi storici hanno abbassato la saracinesca per sempre, come nel caso del verduraio Boccalini, chiusura particolarmente sentita dai residenti. A pochi metri, operai sono al lavoro in un fondo che ospitava un elettricista: presto diventerà l’ennesimo ristorante.
Nel tratto tra piazza della Calza e via del Ronco, il commercio è quasi inesistente. Due fondi sono stati riconvertiti in affitti brevi per turisti: un simbolo dell’attuale paradosso di via Romana, dove l’identità locale cede il passo al turismo di passaggio. Emblematici sono i dettagli di queste conversioni: uno degli appartamenti affittati espone ironicamente l’insegna “prestige”, mentre l’altro è dotato di una keybox per il check-in rapido, peraltro vandalizzato.
Gli ultimi negozianti storici di via Romana osservano con rassegnazione il rinnovamento di via dei Serragli, gemella e un tempo meno prestigiosa, ma oggi completamente riqualificata grazie a lavori di rifacimento di asfalto, sottoservizi e marciapiedi. Via Romana, un tempo strada nobile, resta invece trascurata: marciapiedi dissestati, pulizia scarsa e interventi di manutenzione insufficienti sono all’ordine del giorno. I commercianti, ormai abituati a gestire anche le emergenze più pratiche, tengono a portata di mano strumenti per liberare le caditoie in caso di pioggia, temendo che le giornate di maltempo possano peggiorare ulteriormente la situazione.
Mentre Firenze è presa d'assalto dai visitatori, via Romana è rimasta esclusa dai principali percorsi turistici. Al momento l'unico traffico che anima via Romana è quello dei veicoli. Auto, bus e caddy elettrici percorrono la strada incessantemente, e il loro ritmo lento crea ingorghi che intralciano anche i mezzi pubblici. Via Romana, un tempo un elegante centro cittadino, rischia oggi di rimanere un angolo trascurato, lontano dai benefici del turismo, e abbandonata all’affanno del traffico urbano.
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