Era luglio 2024 quando parlavamo di "Paradosso" e la stazione di Campo di Marte era un mix di caos e disorganizzazione. Sono serviti un po' di mesi, forse troppi, ma adesso la situazione è migliorata. I parcheggi a lisca di pesce non ci sono più: al loro posto, una carreggiata più libera e scorrevole. Questo ha portato a una sensibile riduzione dei posti auto, ma anche a un miglioramento della circolazione e a un ambiente urbano più ordinato e meno caotico.
Una delle principali criticità segnalate lo scorso autunno riguardava la fermata dell’autobus numero 17, collocata proprio davanti alla stazione e sistematicamente bloccata da mezzi in doppia fila. Anche su questo fronte qualcosa è cambiato: la fermata è stata spostata su viale Mazzini, una zona che garantisce maggiore fluidità e meno possibilità di intralcio da parte delle auto. Una decisione che ha sollevato qualche mugugno tra i pendolari, ma che nel complesso ha contribuito a migliorare la viabilità.
Rimangono però alcuni elementi di criticità. Da due mesi ha aperto un nuovo ostello nelle vicinanze della stazione, con un flusso costante di giovani viaggiatori. Questo ha portato a un aumento del traffico pedonale e a nuovi disagi legati soprattutto alla sosta momentanea dei pullman turistici, che spesso si fermano dove non dovrebbero e all'inquinamento acustico denunciato da diversi residenti.
Nonostante ciò, la situazione generale rispetto ai primi mesi del cantiere è migliorata. La zona respira un’aria più vivibile, anche grazie alle nuove alberature e a un marciapiede che finalmente riesce ad accogliere degnamente i viaggiatori in arrivo. Rimane il tema della sosta, che per molti residenti e pendolari resta un problema non risolto. Ma almeno ora l’ordine urbano ha guadagnato qualche punto. Della serie, la speranza è l'ultima a morire.
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