Dieci mesi fa vi raccontavamo l’avvio dei lavori di rinnovo della rete idrica in Viale Mazzini, angolo Via Masaccio. Era il 1° luglio 2024, e Publiacqua annunciava con precisione tempi e modalità: due mesi per completare la prima fase. Ebbene, i tempi sono stati rispettati. Ma oggi, maggio 2025, il cantiere non è scomparso: si è solo spostato.
Attualmente i lavori insistono su Via Masaccio, all’altezza dell’incrocio con Via degli Artisti. È come se il cantiere avesse intrapreso una lenta marcia lungo la via, trascinandosi dietro tutte le criticità già vissute mesi fa: chiusure parziali della strada, deviazioni obbligatorie, parcheggi sottratti ai residenti (altri 15-20 stalli in meno), e la consueta difficoltà per chi si muove in auto nella zona.
È giusto sottolinearlo: i lavori procedono secondo cronoprogramma, e questo va riconosciuto. Ma resta un dato evidente: la situazione di Via Masaccio continua ad essere critica.
Le proteste dei residenti si sommano alla rassegnazione di chi, ormai, ha imparato a convivere con cantieri che sembrano parte del paesaggio urbano. Firenze e i cantieri: un duo indissolubile, una compagnia costante nella quotidianità cittadina.
Nel frattempo, ci si chiede quanto ancora durerà questo intervento "a tappe", e se in futuro non si potrà pensare a una pianificazione che riduca l’impatto sulla viabilità e sulla vita di chi abita o lavora lungo queste arterie cruciali.
I lavori servono, nessuno lo mette in dubbio. Ma anche il diritto a una mobilità vivibile meriterebbe, forse, la stessa attenzione.
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