Non esistono miracoli

Se davvero si voleva dare una sterzata alla qualità della rosa, bisognava pensarci a novembre, massimo dicembre, per poi partire all’inizio di gennaio con qualche innesto di qualità.

Dove? In attacco, certamente, perché i sei gol complessivi in ventuno partite di campionato tra Nzola e Beltran, ieri nettamente peggio del compagno, sono uno scempio calcistico che a Firenze ha pochi precedenti.

Ora è troppo tardi e comunque da comprare in giro c’era poco, pochissimo, anche sul fronte esterni e non c’è niente da fare: bisogna arrangiarsi con quello che c’è in casa.

Come ai tempi di Sousa nel 2016 e le sue ormai mitiche omelette, rimaste nella storia viola piuttosto indigeste a tutti.

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