La nostra intervista a Luca Baldini, apicoltore e forte sostenitore di Firenze Democratica, che con Cecilia Del Re vuole rimettere la città al centro

Firenze Democratica vuole rappresentare il nuovo che avanza. Dare un taglio alle politiche cittadine degli ultimi anni per ridare nuova linfa a una città che ne ha bisogno. E non esiste una Firenze sana che non guardi anche con estremo interesse alle politiche ambientali. Luca Baldini, apicoltore e membro di ARPAT (Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani), ci spiega come Firenze Democratica e Cecilia Del Re possano fare qualcosa di decisamente concreto in questo senso:

Ho scelto di sostenere Cecilia perché ho avuto occasione, durante la collaborazione per un bando di 4-5 anni fa, di lavorare con lei grazie alla mia associazione, che è l'associazione Arpat, l'associazione regionale produttori apistici toscani, che sostiene i produttori del territorio. In quel caso Cecilia ci ha dato una grossa mano anche e soprattutto a livello morale, perché il progetto era già sostanzialmente realizzato, ma lei se lo è comunque preso a cuore. Parliamo di divulgazione del tema delle api all'interno del territorio. Un progetto che grazie a lei siamo riusciti ad ampliare. Noi già lo facevamo, ma grazie al suo apporto, la nostra offerta si è ampliata”

 

A CUORE - “La nostra idea è sempre stata quella di raccontare e divulgare il mondo apistico, sia come produttori sia come persone sensibili ai temi ambientali. Lei si è presa carico di questa nostra volontà e ci ha sostenuti, ci ha dato una mano, ci ha incentivato e soprattutto, cosa fondamentale, ha creduto nel progetto.”

 

DEL RE PER LA SVOLTA –Io sono abbastanza convinto che sia la squadra a dover raggiungere gli obiettivi, per cui l'idolatria o, comunque, il culto della persona non l'ho mai visto come una cosa troppo importante. Quel che serve è creare una squadra che abbia più punti di forza. Con persone che possano contribuire in modo positivo alla realizzazione dei piani e delle idee che servono per andare a migliorare la città. Grazie anche alle politiche verdi ma anche semplicemente alle politiche sociali, perché non si parla abbastanza dell'utilizzo degli spazi verdi come luogo di aggregazione. Seguendo i piani e le idee di Firenze Democratica, con grande appoggio a Cecilia, io penso che si possa riuscire a fare qualcosa a riguardo.

 

TEMI FONDAMENTALI – “Le politiche ambientali, parlando di un livello più ampio, sono fondamentali per farci vivere una vita decente, anche per quanto concerne la salute. Ma andando nel piccolo, le politiche ambientali rappresentano la vita di piazza, le persone che si incontrano, le possibilità che si aprono per una qualità migliore dell'aria, per una socialità diversa che può portare anche a sviluppi economici di altro tipo.”

 

SOCIALE/AMBIENTALE - “Se io vado a vedere un giardino o una piazza, lì posso immaginare di creare qualche cos'altro che in questo momento non c’è. Mercati, fiere, festival, musica, quindi sì, le politiche ambientali non riguardano solamente il generale. Dobbiamo agire anche nel piccolo e ritrovare l’importanza di vivere una piazza, vivere le strade, migliorare la qualità delle persone sotto vari punti di vista, non soltanto a livello di salute ma anche sul piano sociale.”

 

VICINANZA – “I nostri rapporti con Cecilia, sono stati piuttosto stretti perché grazie anche al suo supporto alcune politiche verdi sono state ampliate alla Regione Toscana. Per noi apicoltori, che viviamo di natura libera e selvaggia questo è fondamentale. È vero, per ora ha avuto modo di agire solamente in un contesto circoscritto, come quelli di Firenze o della Toscana. Ma questo può comunque generare un effetto domino molto importante. Si è sempre interessata ai temi che ci stanno a cuore. E questo per noi ha rappresentato un grandissimo megafono, per noi è stato fondamentale. Questione di visibilità e sopravvivenza. Adesso, poi, le tematiche ambientali sono tornate di strettissima attualità. Le politiche che provano a far sì che le persone pongano attenzione anche sul tema dell’ambiente sono vitali. Lei questo lo ha sempre sostenuto e ha sempre cercato di darci voce”.

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