Firenze, cuore pulsante della storia e della cultura italiana, custodisce uno dei simboli più amati dai turisti: la fontana del Porcellino, situata presso la Loggia del Mercato Nuovo. Strofinare il naso del cinghiale di bronzo e lasciare una moneta è un rito che porta fortuna e, nel contempo, finanzia le attività dell’Opera della Madonnina del Grappa, un ente benefico che aiuta bambini in difficoltà.
Ma questo gesto simbolico e caritatevole è sempre più spesso deturpato da individui che si appostano accanto alla fontana per appropriarsi delle monetine lasciate dai turisti. Il fenomeno, segnalato da residenti e commercianti della zona, si verifica sotto gli occhi di chi passeggia per il centro, suscitando indignazione.
"Passo di qui ogni giorno e vedo sempre gli stessi individui che frugano nella grata per prendere le monetine," lamenta Marco B., residente in zona. "La cosa più frustrante è che la polizia municipale non interviene. Dove sono i controlli? È una vergogna che soldi destinati a un’opera di beneficenza finiscano così."
Il problema non è nuovo, ma sembra acuirsi nei periodi di maggior afflusso turistico, quando il Porcellino diventa una meta fissa per i visitatori. Se da un lato il Comune ha investito nella valorizzazione del centro storico, dall’altro si avverte una crescente assenza di controllo e sicurezza.
Gli introiti delle monetine raccolte dalla fontana, che dovrebbero sostenere l’Opera della Madonnina del Grappa, rischiano così di essere dirottati da chi sfrutta la mancanza di sorveglianza. Una situazione che stride con l’immagine di una Firenze attenta e ospitale.
L’appello, ora, è chiaro: più controlli e maggiore presenza della polizia municipale per proteggere non solo il patrimonio storico, ma anche il valore simbolico e benefico di un gesto semplice e prezioso.
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